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Intelligenza artificiale generativa, uso della conoscenza esplicita esistente, e capacità d’inventare cose nuove

Premessa

Le intelligenze artificiali generative, come ChatGPT, sono strumenti potenti che possono generare testo in modo creativo e convincente, grazie alla loro capacità di apprendere da grandi quantità di dati e di riprodurre modelli linguistici. Tuttavia, c’è una differenza fondamentale tra riprodurre informazioni esistenti e generare qualcosa di veramente innovativo.

Le invenzioni e le scoperte spesso richiedono un salto creativo oltre ciò che è già noto.

Questo processo creativo coinvolge la capacità di fare connessioni inaspettate, di pensare in modo non convenzionale e d’immaginare soluzioni che non sono ancora state considerate. Le intelligenze artificiali generative come ChatGPT sono limitate dalla loro dipendenza dai dati esistenti e non sono in grado di generare concetti radicalmente nuovi al di fuori di ciò che è stato precedentemente insegnato loro.

In altre parole, mentre ChatGPT può essere in grado di produrre testo coerente e ben formulato, non possiede la creatività e l’intuizione necessarie per fare scoperte scientifiche o inventare nuove tecnologie. Le invenzioni e le scoperte spesso richiedono un mix unico di conoscenze, intuizione e sperimentazione che al momento le intelligenze artificiali generative non sono in grado di replicare.

Dopo questa premessa, entriamo nel viso di questo articolo.

Perché l’Intelligenza Artificiale Generativa non riuscirà mai a creare invenzioni e scoperte.

L’Intelligenza Artificiale Generativa (IAG) ha rivoluzionato numerosi settori, dalla produzione di contenuti creativi alla progettazione di prodotti innovativi. Tuttavia, c’è un’importante distinzione tra creare qualcosa di nuovo e innovativo e riprodurre ciò che già esiste. Nonostante i progressi straordinari nell’ambito dell’IAG, ci sono ragioni fondamentali per cui essa non sarà mai in grado di generare invenzioni o scoperte originali.

1) Mancanza di creatività intrinseca

L’IAG, sebbene capace di generare contenuti originali attraverso l’elaborazione di dati esistenti, manca di un’intuizione creativa intrinseca che caratterizza l’ingegno umano. L’invenzione e la scoperta spesso sorgono da una combinazione unica di esperienza, intuizione e pensiero laterale, elementi difficili da replicare in un sistema puramente basato su algoritmi.

2) Limitazioni delle conoscenze esistenti

L’IAG opera principalmente attraverso l’analisi e la sintesi di dati esistenti. Sebbene possa apprendere da enormi quantità di informazioni, la sua capacità di generare nuove idee è intrinsecamente limitata dalla portata dei dati a sua disposizione. In altre parole, l’IAG può solo creare in base a ciò che già conosce, limitando la sua capacità di innovare oltre i confini delle conoscenze preesistenti.

3) Mancanza d’intuizione e contesto

L’intuizione umana e la comprensione del contesto sono elementi cruciali nella creazione di invenzioni e scoperte significative. Mentre l’IAG può analizzare dati e riconoscere modelli, spesso denota carenza nella capacità di comprendere il contesto più ampio e le implicazioni delle sue creazioni. Questo limita la sua capacità di sviluppare soluzioni veramente rivoluzionarie.

4) Assenza di emozioni e passione

Gran parte delle invenzioni e delle scoperte significative sono alimentate da emozioni umane come la passione, la curiosità e la determinazione. L’IAG, privo di emozioni e motivazioni intrinseche, manca di quel fattore umano che spinge gli individui a perseguire idee rivoluzionarie nonostante le sfide e gli ostacoli.

5) Il ruolo cruciale della Serendipità

Spesso, le invenzioni e le scoperte più significative sono il risultato di coincidenze fortuite e serendipità, fenomeni difficili da riprodurre in modo sistematico attraverso l’IAG. Questo elemento imprevedibile e non lineare è essenziale nel processo creativo umano, ma sfugge al controllo degli algoritmi.


L’intelligenza artificiale generativa ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, ma ci sono ancora limiti significativi che impediscono a queste tecnologie di creare invenzioni o scoperte autonomamente. Ecco alcuni motivi chiave:

6) Dipendenza dai dati preesistenti

L’IAG si basa su grandi quantità di dati esistenti per “imparare” come creare contenuti. Senza dati nuovi o unici, l’IA tende a riprodurre o ricombinare informazioni già note, piuttosto che generare qualcosa di completamente nuovo.

7) Mancanza di Comprensione Profonda

Mentre l’IA può riconoscere schemi e tendenze nei dati, non possiede una vera comprensione del mondo o delle materie su cui è addestrata. Questo limite intrinseco impedisce all’IAG di formulare ipotesi o teorie innovative che sono spesso alla base delle scoperte scientifiche.

8) Assenza d’intuizione e di creatività umana

La creatività umana include l’intuizione, l’esperienza soggettiva e la capacità di fare connessioni astratte, che sono difficili da codificare in algoritmi. L’IA non può eguagliare la profondità e la complessità del pensiero creativo umano, che è fondamentale per l’invenzione e la scoperta.

9) Limiti etici e di sicurezza

Anche se l’IAG potesse teoricamente avanzare al punto da creare invenzioni, ci sono preoccupazioni etiche e di sicurezza che limitano il suo utilizzo. Le invenzioni richiedono considerazioni etiche, che l’IAG non è attualmente in grado di gestire in modo appropriato.

10) Bisogno di supervisione umana

Attualmente, l’IA richiede la supervisione e l’orientamento degli umani per assicurarsi che le sue creazioni siano utili, sicure e etiche. Questo livello di dipendenza implica che l’IA non è veramente autonoma nella creazione di nuove invenzioni o scoperte.

In conclusione, mentre l’IA generativa può assistere e accelerare il processo di innovazione, è improbabile che sostituisca completamente la capacità umana di inventare e scoprire. La collaborazione tra intelligenza umana e artificiale rimane la chiave per il progresso in molti campi.

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Roberto Bernabò
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