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Che cos’è il knowledge management?

E’ da un po’ che non scrivo un post.

Molte cose sono accadute ultimamente.

Sono stato operato per un distacco della retina al mio occhio sinistro.

Sto per cambiare lavoro, perché nelle aziende vige il principio del turn over.

Ma la mia passione per il web applicato alla conoscenza, resterà per sempre uno dei miei principali interessi, aldilà di tutto.

E’ stata la mia vita professionale per circa 15 anni, nei quali ho potuto non solo approfondire tutti i temi critici del knowledge management, ma, anche, sperimentare, in prima persona, il privilegio di poterli applicare, in una delle soluzioni più utilizzate in TIM, soprattutto dagli operatori dei Call Center, ma non solo, che è il Portale TUO, acronimo di Trova Usa Organizza, utilizzato da circa un quinto dei dipendenti dell’azienda, che si basa, molto, sulla soluzione Google Search Appliance, il motore di ricerca di Google per i siti web.

Il minisito del servizio 187 del Portale TUO - Trova Usa Organizza
Il minisito del servizio 187 del Portale TUO Trova Usa Organizza

La presentazione che pubblico oggi

Ho deciso così di riunire in maniera organica, a vantaggio dei lettori del mio blog, in una presentazione powerpoint, che rappresenta un po’ il frutto della mia esperienza, da un punto di vista di studioso, e di cultore della materia, sia i fondamenti principali del knowledge management, e sia le questioni più di frontiera, emerse di recente nel dibattito, suscitate dall’avvento dell’era dell’internet social, che è una sorta di evoluzione di quella 2.0..

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Il paradigma dello smart working

In realtà stiamo entrando, direi in maniera irreversibile e definitiva, nel paradigma dell’era della social collaboration, intesa non solo come soluzione di KM, ma, anche, in un’accezione più ampia, proprio di una nuova forma di organizzazione del lavoro, abilitata dal cloud computing, e dallo smart working, nonché dalla combinazione di questi elementi strutturali e tecnologici, con un fatto umano, l’avvento planetario del social networking.

In questa presentazione ho tentato, pertanto, di rendere agevole, la comprensione di questioni, per certi versi alquanto complesse, ma che innescano significative potenzialità alla creazione di valore, attraverso un substrato tecnologico ed organizzativo, che, se progettato ed applicato correttamente, sarà in grado di generare i presupposti per lo sviluppo sistemico dell’innovazione.

Nonché garantire, alle organizzazioni, la gestione strutturata e sistemica, di quella che viene definita “conoscenza organizzativa“, sempre più importante e critica, in un’era in cui, la costante rincorsa all’efficienza, la rende, ormai, sempre più, una risorsa basica e scontata, ma comunque, mai come oggi, a nostro avviso, di fondamentale importanza per il mantenimento delle condizioni abilitanti il conseguimento del “vantaggio competitivo“.

L’ho prodotta in inglese, in quanto i padri ed i guru di questa materia, si esprimono in tale lingua.

L’indice dei contenuti in italiano è:

  1. Spiegazione
    • Tipi di conoscenza
    • SECI model
  2. Amministrazione della conoscenza
    • Identificazione della conoscenza
    • Acquisizione della conoscenza
    • Sviluppo della conoscenza
    • Immagazzinamento della conoscenza
    • Valutazione della conoscenza
    • Implementazione
  3. Strumenti
  4. Trasferimento della conoscenza
  5. Collaborazione
  6. Misurazione

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Roberto Bernabò
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